Reviews for Sectumsempra
Guest chapter 1 . 3/28/2016
COOL! I like it
riverrat chapter 1 . 3/10/2014
He didn't because he was so much better than the marauders and not because he was a coward. Beautiful one-shot.
P chapter 1 . 9/29/2013
Wow, great story! It feels so canon and believable. You have wonderfully incorporated the details from the book.
I also love the idea of Snape favorizing Slytherins when he became a teacher himself to make up for the injustice that he believed was done to them in his school days.
But what in my opinion makes this story truly great is the fact that it shows Snape as human and makes us feel for him, or at least understand his point of view. His inner struggle and the fact that he doesn't find the strangth to use the spell in the end (and he's completely unaware of the fact that it makes him a winner, not a coward!)... and the Marauders never realised that they had been in a potentially great danger... just wow... And the last sentence... "But he didn't." So powerful, so much emotion in a single sentence, amazing!
Ok, this review turned out much longer then I meant it to be, I just wanted to say that your story is awesome! XD keep up the good work!
PinkMusicalCherry chapter 1 . 11/20/2011
Haha, oh i was actually hoping he'd use it!

This was spectacular. Absolutely perfect.
Marth Mt chapter 1 . 11/1/2010
I just love it! For stories like this, I want to read again here in FanFictions!

And if you don't mind, can I traduce it to spanish? I could do it. The quality of the is terrific (in a good way) and also that would help me with my english. Only with your acception, of course.

Eso es todo~

Muchas gracias y espero leer más historias tuyas.
inknomad chapter 1 . 8/29/2010
Epic. Truly so.

Just really well done. :D

3 Sev.
cleared account 02 chapter 1 . 7/8/2010
So beautifully and tragically in character.

Marvelous work.
Emily chapter 1 . 1/7/2010
And it's a darn good thing, too. That's all I can say. (Just proves he's human, and I don't think Snape liked that so much. Voldemort would have done it- but he wasn't human, after all.)
Lucrecia LeVrai chapter 1 . 11/9/2007
Quite a few typos, but still an excellent, /very/ powerful read. Snape's /so much better/ than these damn bullies, isn't he? *chokes at the sheer injustice*
turban chapter 1 . 10/7/2007
aw, i was hoping he would.

oh well.
Seraphim-Lore chapter 1 . 7/27/2007
Ah, one of the better fanfics of Snape in his youth
The Visitor chapter 1 . 7/19/2007
Ai! Poor Severus and the Slytherins. They're always being portrayed as evil, as the "bad guys". This is brilliant characterization of Snape and the Marauders. James and Sirius really were arrogant jerks. Peter followed their lead, and Remus just pretended none of it was happening. And Severus, not a coward, just better than all that.
wigitdog chapter 1 . 9/29/2006
That was really good. I can picture Snape like that, even though it's hard for me to see any good in Dumbledore's muderer. And I think Lily's name is just Lily, not Lillian.
Catmint chapter 1 . 7/8/2006
Oh, this is dark and unpleasant in many ways - excellent writing! You've really captured the pain and torment of Severus well here. I like how you've highlighted the favouritism shown towards the Gryffindors, too. *beams*
Cuccussette chapter 1 . 6/11/2006
Hi, I'm Cuccussette and I've translated in italian your lovely fic ! You can use this version in our site, if you want. I'm asking permission to use your story in my anglo italian site, if you can ... i'm happy if you can't,, ok, you can keep my translated fic for your site and use it !

I am not a coward – Non sono un codardo

I am not afraid. – Non ho paura.

I have nothing to fear. – Non ho niente da temere.

I am not afraid, even if I do – Non ho paura, nemmeno se agisco.

&

Severus Snape era consapevole di due cose. Una era che stava facendo qualcosa di piuttosto illegale. L’altra era che non ne cavava niente. Sedeva a lezione di pozioni con l’insopportabile professor Slughorn e scriveva sui margini del libro di testo. Questa era una Maledizione proprio speciale… una inventata per una persona altrettanto speciale. E se quella persona arrischiava tanto da parlargli di nuovo… Sectumsempra.

Era perso che cercare di farlo uccidere dal loro licantropo domestico non fosse bastato. Cosa volevano quei due pivelli da lui? Che crollasse e morisse in modo orribile e sanguinoso davanti all’intera scuola, preferibilmente dopo aver supplicato d’aver salva la vita… Bene, era pronto per loro. Questa maledizione… lasciò che le dita carezzassero la parola lievemente. Sectumsempra… Suonava abbastanza Serpeverde, no? Ma non sembrava nemmeno così meravigliosa – così orribile – quanto era. E solo lui sapeva l’unica maniera di sfare il danno causato – e non era stata scritta da nessuna parte, nemmeno nel suo libro.

La mente gli andò a un’altra maledizione che aveva scritto nel libro – una che gli erano occorse settimane per perfezionarla, così che c’erano più di una dozzina di tentativi scribacchiati qua e là. Levicorpus. Piuttosto interessante, e di ben poco uso, a essere onesti. Faceva solo penzolare uno a testa in giù per le caviglie, fino a che non venisse detto il conto incantesimo. O pensato, piuttosto, poiché entrambe non erano verbali. Strano come fossero state così complicate da creare eppure così semplici da eseguire…

Così semplici che anche quei marrani Grifondoro potevano riuscirci. E usarle contro di lui. Come avevano fatto? Come l’avevano imparata – era del tutto non verbale, era certo che non era mai stata detta… allora come erano stati capaci di sottrargliela, usargliela addosso, usare la sua stessa maledizione per umiliarlo? E poi, ovvio, filarsela senza punizione, come sempre avveniva, anche se la scena era stata testimoniata da dozzine di persone. Incluso il Prefetto Grifondoro, che aveva visto bene ficcare il naso in un libro ed ignorare il tutto. Per quello, la nuova maledizione era tutta per loro. Per Black, soprattutto. Se mai l’avesse guardato di nuovo, avrebbe sanguinato dal torace squarciato, e a meno che non fosse lui a decidere di salvarlo… Ecco a cosa serviva.

Poi scrutò attraverso la stanza. Lì, in tutta la sua gloria, c’era James Potter con Lily Evans… E Potter stava facendo un gesto con le mani che suggeriva che stesse riproducendo una beffa piuttosto crudele che anche la semplice Mezzosangue poteva apprezzare, dato che ridacchiava piano. Fece loro una smorfia. Forse anche Potter aveva bisogno della Maledizione. Era giusto. Bastava lasciarli provare un’altra volta – ciascuno di loro, anche il cretino Pettigrew o il licantropo – e poteva ucciderli. Facilmente. Questa volta sarebbero stati loro, quelli umiliati, sarebbero stati loro a supplicare per le loro patetiche vite.. e probabilmente non li avrebbe risparmiati. per i Nemici diceva la nota accanto alle parole nel suo libro. Sectumsempra… per I nemici. E quale sarebbe stato lo scopo di una tanto potente maledizione, se non annullarla all’ultimo minuto?

Adesso proprio non aveva nulla da temere. Non era un codardo, e non aveva importanza quante volte James Potter aveva detto che lo era. O Sirius Black. O anche Peter Pettigrew, sciocca pecora quale era, sempre a fare quello che credeva piacesse a Black. Seguiva tutto quello che faceva Black, si assicurava d’essere amico con il più potente, il più brillante, il migliore della sua Casa, mai capace di un pensiero individuale o di un’azione - Pettigrew lo disgustava. Essere umiliato e chiamato codardo da quella gente era inconcepibile…

Sapeva che avrebbe potuto prenderli uno per uno in un giusto duello… ma non era mai un uno contro uno, no? No, era sempre un quattro contro uno, o tre contro uno più un animale domestico. Il Prefetto ignorava tutto quello che succedeva. “Onore Grifondoro’… onore, infatti. Erano così onorevoli che lo attaccavano quattro contro uno ogni poche parole, quando per miracolo non c’era un insegnante in giro… così onorevoli da spezzare qualsiasi regola della scuola, entravano ed uscivano ogni volta che gli andava e facevano di tutto. Siccome erano tutti così brillanti, e attraenti, e popolari, e bravi nel Quidditch. E lui riceveva le punizioni per i loro attacchi. Perché lui non lo era. Non era brillante – lo era invece, ma non lo pensava. Non era popolare – tutti quei marrani dietro a lui. Non era di bell’aspetto – poteva dirlo, e in tutta onestà non gli importava. Non era interessato nemmeno un po’ al Quidditch. Nemmeno andava alle partite. Era più preoccupato del suo lavoro di scuola, me nessun insegnante pareva farci caso. Notavano solo che non si decideva mai a salire su una scopa e tirare palle attorno a un campo. Si chiese se loro lo odiassero solo perché era Serpeverde. I Serpeverde sembravano sempre prendere la paglia corta, erano sempre classificati piantagrane o anche peggio, venivano evitati e fatti oggetto di ingiurie dalle altre Case… Se avesse avuto potere, avrebbe reso i Serpeverde favoriti, solo per mostrare agli altri come era.

Potter rise, lui strinse i denti, spezzò il pennino in due e strinse insieme le labbra per trattenersi dall’imprecare. Era sempre stato capace di dimenticarsi di loro per un paio di minuti… ma no. Loro non potevano nemmeno lasciarlo pensare in pace. Senza guardare, sapeva che stavano ridendo di lui. Cosa altro li faceva ridere sennò? Se era in giro, si sarebbe sempre girato attorno per trovare uno di loro che lo fissava. Adesso non guardava. Sapevano che ridevano di lui, perché aver bisogno di prove?

Slughorn disse che potevano pulire, quando andò in giro tra le loro pozioni. Sbuffò su quella di Potter, e Snape fece una smorfia, mediocre, al meglio. La sua era perfetta; lo sapeva – e Slughorn annuì e gli disse che era assai buona, e proseguì. Premette insieme di nuovo le labbra, imbottigliò la propria rabbia mentre imbottigliava la sua pozione per ricevere il voto – mai vicino a quello che credeva meritare, sapeva che non lo sarebbe stato. – ripose i libri nella borsa con un’ultima occhiata amorosa al Sectumsempra, e se ne andò prima di essere messo all’angolo dalla squadra di bulli. Non era dell’umore da trattare con loro.

La sorte gli era contraria; lasciò cadere un libro quando la borsa si aprì di lato, e dovette fermarsi a raccoglierlo, si inginocchiò all’ombra mentre cercava di sistemare ogni cosa e trattenerla allo stesso momento, il tutto mentre sperava che se ne sarebbero andati senza far caso a lui. Ma era Serpeverde, con fortuna da Serpeverde. Si radunarono a cerchio attorno a lui mentre si alzava, e fece loro uno sbuffo.

“Cosa c’è, Potter? Non riesci a trovare la strada per la prossima lezione se non ci sono io che ti guido?”

Poter fece un sorriso radioso. “Penso che debba essere il puzzo che ci ha ingannati, Snivellus. Fa lo stesso se non ti fermi in corridoio?”

sussurrò una voce nella sua mente, mentre la sua mano si strinse sulla bacchetta. Dai prova di non essere un codardo…

Black parlò, facendogli smorfie dal fondo del gruppo. “Piuttosto sembra che ci stai aspettando – forse sei tu che hai bisogno di una guida, qua attorno. Ma immagino che se non metto la testa sotto il livello della terra, potrei aver bisogno di un po’ di aiuto per orientarmi..”

“E’ troppo impegnato a cercare di fabbricare una pozione per liberarsi di quel naso per ricordarsi di come andare a lezione,” disse a tutti in confidenza Pettigrew, e guardava avido Black per l’approvazione, che ricevette quando il ragazzo più alto ammiccò. Lupin rimase zitto, ma Snape non gli diede neppure una mezza occhiata.

Fallo! E’ così facile – basta dirlo – puoi liberarti di tutti e quattro adesso – puoi essere quello che ride su loro mentre implorano che tu li aiuti… Puoi provare che sei più forte di tutti loro, che sei migliore… puoi guardarli tutti morire… e non ti chiameranno più codardo…

digrignò i denti e si fece largo tra di loro senza far parola. Quella era la verità… era un codardo. Nonpoteva punirli, mentre loro erano più che felici di provare a ucciderlo… Non poteva farlo, e basta. Li sentì ridere mentre se ne andava, e sapeva che poteva voltarsi e maledirli…

Ma non lo fece.
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